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Donne, cinema, musica: le parole d’ordine del Premio Chiara 2019

Donne, cinema, musica: le parole d’ordine del Premio Chiara 2019

Staff

27 Giugno 2019

Anche quest’anno l’Isolino Virginia, sul Lago di Varese, è stato l’esclusiva location della conferenza stampa convocata dall’Associazione Amici di Piero Chiara per annunciare i primi verdetti dei concorsi organizzati per l’anno 2019 e fare il punto sulle attività e le iniziative in via di preparazione.

Col presente comunicato rendiamo ufficialmente note anche in questa sede le deliberazioni delle Giurie competenti e tutte le importanti novità che sono state riferite nella data di oggi:

 

Terna finalista del Premio Chiara Editi 2019

Come da tradizione il concorso era riservato a raccolte di racconti, edite in Italia o in Svizzera italiana tra il 1° maggio 2018 ed il 30 aprile 2019.

Tra le raccolte pervenute alla segreteria del Premio, la Giuria letteraria, presieduta da Romano Oldrini e composta da Vittorio Colombo, Luca Crovi, Robertino Ghiringhelli, Maurizio Lucchi, Francesca Manfredi, Luigi Mascheroni, Mauro Novelli, Ermanno Paccagnini, Luca Saltini, Gianni Spartà, Stefano Vassere e Andrea Vitali ha selezionato, per la seconda volta nella storia del premio (l’unico precedente fu nel 2000), una terna finalista composta di sole donne:

 

Copertina   Ritratto
Beatrice Masini, Più grande la paura, Marsilio

 

Sinossi Protagonisti di queste storie sono i bambini. Bambini felici e bambini che non lo sono stati, abusati dagli adulti per troppo amore, come la piccola figlia di Byron, o per troppo odio, come i bambini rapiti, gli scomparsi, gli interrotti. Bambini coraggiosi, che evocano mostri come lo Striglio per combattere ingiustizie, e bambine immaginifiche che hanno tanto letto da poter domare “Le tigri di Mompracem” e trascorrere il pomeriggio con Heathcliff a “Cime tempestose”. In questi racconti c’è l’infanzia per la quale la vita è un’avventura che non deve per forza finire bene o un viaggio che non sempre contempla il ritorno.
L’autrice Milano, 1962. Editor, autrice di opere per l’infanzia e stimata traduttrice (tra gli altri, si è occupata della traduzione di diversi volumi della saga di Harry Potter di J.K. Rowling). Nel 2010 Bambini nel bosco, edito da Fanucci, è stato selezionato al Premio Strega, mentre con Tentativi di botanica degli affetti, di Bompiani, ha vinto il Premio Selezione Campiello, il Premio Alessandro Manzoni e il Premio Viadana nel 2013. Le sue opere sono tradotte in venti paesi. Si è aggiudicata più volte il Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia, sia come autrice che come traduttrice.

 

 

Copertina   Ritratto
Laura Morante, Brividi immorali, La nave di Teseo

 

Sinossi Famiglie, coppie in crisi, omicidi e amici: storie di verità taciute che assumono, senza volerlo, le sembianze di una bugia. Tradimenti e paure alimentati da vecchi rancori o da accadimenti fortuiti, fraintendimenti e rimpianti serbati per anni che arrivano improvvisi a scompaginare le carte, a scrivere da capo un inizio o una fine, mandando all’aria ogni morale. Irregolari e spiazzanti, quasi si muovessero al ritmo di un’improvvisazione jazz, diversissimi eppure legati nel profondo, i Racconti e interludi di Laura Morante si spalancano come finestre spazzate da venti umorali su un mondo di relazioni e affetti, attraversato da una quotidiana violenza, piccola o grande.
L’autrice Inizia la sua carriera da giovanissima, prima nella danza con la compagnia di Patrizia Cerroni, poi in teatro con Carmelo Bene, al cinema con Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Gianni Amelio, Pupi Avati, Peter Del Monte. Nel corso degli anni si cimenta con il cinema italiano e straniero, lavorando con autori di grande prestigio come Monteiro, Malkovich, Tanner, Vecchiali e Resnais. Forte di premi e riconoscimenti per la sua carriera di attrice, nel 2012 esce Ciliegine, il suo primo film come regista (Globo d’oro come Regista rivelazione). Nel 2016 firma la sua seconda regia con il film Assolo. Brividi immorali è il suo esordio letterario.

 

 

Copertina   Ritratto
Marta Morazzoni, Il dono di Arianna, Guanda

 

Sinossi Come avvicinare oggi i miti greci? Marta Morazzoni entra quasi di soppiatto, da una porta socchiusa, nella sala delle divinità e degli eroi di quel mondo che la letteratura ha già a lungo percorso. E lo fa in libertà, rileggendo e modificando le linee del racconto. Nelle pagine di queste storie, dove compaiono tra gli altri Clitemnestra e Agamennone, Teseo, la bella Elena con la sua corte di sciagure, Alcinoo e Nausicaa, o un giovane molto simile a Edipo, non c’è un’aderenza rigorosa alla tradizione classica, ma nemmeno un’intenzione trasgressiva. Più semplicemente, da quella mitologia, con cui l’autrice ha confidenza fin da bambina, è sgorgata una vena narrativa senza schemi, ma con radici ben piantate nella terra ellenica.
L’autrice Nata a Milano, ha insegnato lettere in una scuola superiore. Laureata in filosofia con Remo Cantoni alla Statale di Milano, ha tenuto rubriche di critica teatrale su riviste specializzate. Il suo primo libro, i racconti de La ragazza col turbante (1986), ha ottenuto uno straordinario successo critico sia in Italia sia all’estero, dove è stato tradotto in nove lingue. Analogo consenso hanno ricevuto anche i tre volumi successivi: L’invenzione della verità (1988, premio Campiello), Casa materna (1992, premio selezione Campiello) e L’estuario (1996). Ha pubblicato poi Il caso Courrier, Una lezione di stile e Un incontro inatteso per il consigliere Goethe, Trentasette libri e un cane, Lezioni svizzere. Nel 2014 per Guanda esce il libro-inchiesta Il fuoco di Jeanne, sulla storia di Giovanna d’Arco. Nel 2018 è stata premiata con il Premio Fondazione Campiello alla carriera.

 

La parola passa ora alla Giuria dei Lettori, composta da 150 soggetti, italiani e della Svizzera italiana, designati dagli Enti pubblici e privati che sostengono l’iniziativa, tra i Gruppi di Lettura e i lettori delle Biblioteche della Lombardia e del Canton Ticino, tra i giornalisti del territorio insubre e tra i soci degli Amici di Piero Chiara. Ciascun giurato riceverà gratuitamente i volumi finalisti unitamente alle schede di voto: le preferenze di tale giuria determineranno il vincitore del Premio Chiara 2019.

 

Sezione Segnalati

Per la Sezione Segnalati, che individua annualmente un libro di racconti concorrente al Premio Chiara non giunto in finale, di un autore felice interprete del territorio insubre, la Giuria tecnica ha deciso di indicare il seguente volume:

 

Copertina   Ritratto

Davide Van De Sfroos, Ladri di foglie, La nave di Teseo

con la seguente motivazione:

    “Canta-autore di grande talento, capace di tratteggiare con maestria luoghi e persone tra neorealismo e visioni oniriche.”

 

Sinossi Quindici storie dove sfilano protagonisti imprevedibili e nostalgici, paesaggi poetici e fantasmagorici, vicende romantiche e ribelli. Un viaggio sulle tracce di un fantomatico ladro di foglie, inseguendo un improbabile lestofante che immagina di poter rubare la magia che si nasconde nelle nervature di una giornata qualunque. Ma chi può sottrarre impunemente alla terra e agli uomini figure e pensieri, colori e parole, forme e silenzi? Chi è il ladro di foglie? Il colpevole appartiene alla consorteria primordiale dei Quattro Elementi – Fuoco, Aria, Acqua e Terra – e il suo nome è Vento. Quel vento che soffia, spinge, sibila e batte; che gonfia i propri muscoli e cazzotta il mondo.
L’autore Cantautore e scrittore, è una delle voci più originali della scena musical-letteraria italiana. Il suo pseudonimo è un gioco di parole: il suono restituisce in dialetto laghèe l’espressione “vanno di frodo”. Ha vinto due Premi Tenco. Tra gli album si ricordano: Brèva e Tivàn, Pica, E sémm partíi e Yanez; tra i libri: Le parole sognate dai pesci, Il mio nome è Herbert Fanucci e la raccolta di prose poetiche Taccuino d’ombre.

    

 

Finalisti del Premio Chiara Giovani 2019

Il concorso era riservato a ragazzi dai 15 ai 25 anni, chiamati a scrivere un racconto breve, originale e inedito, compreso tra le 4.500 e le 7.500 battute, sulla traccia “Il potere della gentilezza”.

Tra i racconti pervenuti alla segreteria del Premio da tutta Italia e dal Canton Ticino, la Giuria tecnica, presieduta da Giuseppe Battarino, scrittore e magistrato, e composta da Michele Airoldi, docente al Liceo Cavalieri di Verbania e presidente Associazione Culturale LetterAltura, Mattia Bertoldi, giornalista e scrittore, Cristina Boracchi, dirigente Liceo Crespi Busto Arsizio, Salvatore Consolo, dirigente Liceo Classico Cairoli Varese, Andrea Giacometti, giornalista e direttore di Varesereport, Karin Motta, assistente di produzione della Biblioteca Braille e del libro parlato della Unitas Lugano, Aurelio Sargenti, direttore del Liceo Cantonale Lugano 2, ha selezionato i seguenti 20 finalisti:

 


    Sharon Alfano
    Albino (BG), 2004, studentessa @ ISIS Romero Albino,
    con il racconto Il dio della gentilezza
     


    Nausica Anerdi
    Piana Crixia (SV), 1999, studentessa @ Liceo Parodi Acqui Terme,
    con il racconto Il muro della gentilezza
     


    Matteo Aquila
    Varese, 2000, studente @ Liceo Ferraris Varese,
    con il racconto Un poco appena, secoli fa
     


    Chiara Aquilino
    Gallarate (VA), 1997, studentessa @ Università Milano-Bicocca
    con il racconto Pensieri di un perfetto sconosciuto
     


    Margherita Ciampollari
    Lodi, 1995, lavoratrice,
    con il racconto Questione di passi…
     


    Tommaso F. Clerici
    Laveno, 1997, studente @ Università degli Studi di Trieste,
    con il racconto Il generale gentile
     


    Elena De Vito
    Aosta, 1994, lavoratrice,
    con il racconto Quanta luce c’è
     


    Domenico D’Onofrio
    Lonate Pozzolo (VA), 2004, studente @ Istituto Vinci Gallarate,
    con il racconto Alan
     


    Maddalena Franco
    Varese, 2001, studentessa @ Liceo Cairoli Varese,
    con il racconto Il cielo è gentile
     


    Laura Gentile
    Venegono Superiore (VA), 2000, studentessa @ Liceo Curie Tradate,
    con il racconto Oltremare
     


    Marica Iannuzzi
    Gordola – CH, 1996, studentessa @ Universität Zürich,
    con il racconto Liebe è amore
     


    Beatrice Massara
    Sumirago (VA), 2001, studentessa @ Liceo Da Vinci Gallarate,
    con il racconto 22 gennaio 1943, Essen…
     


    Giovanna Piccinelli
    Levico Terme (TN), 1996, studentessa @ Libera Università di Bolzano,
    con il racconto Porte aperte e piccoli gesti
     


    Viola Simeone
    Grantola (VA), 2003, studentessa @ Liceo Cairoli Varese
    con il racconto Il fuoco del drago
     


    Cecilia Spacio
    Figino – CH, 2003, studentessa @ Liceo Diocesano Breganzona,
    con il racconto Occhi di pietra
     


    Sabrina Stocco
    Gazzada Schianno (VA), 1994, studentessa @ ICMA Busto Arsizio,
    con il racconto Joicy castle
     


    Gaia Tomassini
    Trieste, 1994, lavoratrice,
    con il racconto White lies
     


    Arianna Trombaccia
    Roma, 1996, studentessa @ La Sapienza-Università di Roma,
    con il racconto Quella volta in cui mio nonno
     


    Carola Varano
    Lonato del Garda (BS), 1997, studentessa @ Università degli Studi di Verona,
    con il racconto Il rumore del vento
     


    Clarissa M. Virgilio
    Vergiate (VA), 2001, studentessa @ Liceo Pascoli Gallarate,
    con il racconto Mattino
     

  • Leggi e scarica i riassunti dei racconti
  •  

Copertina
Come di consueto, i suddetti racconti vengono raccolti in un volume (di cui è riprodotta a lato la copertina) pubblicato a cura dell’Associazione Amici di Piero Chiara, che viene inviato ai 150 membri della già citata Giuria dei Lettori, cui spetta votare e stabilire la graduatoria dei premiati. Tale libro sarà inoltre acquistabile nelle migliori librerie del Varesotto e del Canton Ticino, oltreché contattando la segreteria del premio.

Per il 2019, d’accordo con la comunità internazionale di lavoro Regio Insubrica, viene inoltre istituito un premio speciale all’interno del Chiara Giovani: la comunità selezionerà un racconto finalista meritevole, tra quelli provenienti da ragazzi/e residenti nel territorio insubre (provincie di Varese, Como, Lecco, Milano, Verbano-Cusio-Ossola, Altonovarese e Canton Ticino). Esso non influirà sulla classifica finale del concorso, decisa unicamente dai 150 giurati-lettori.

Le premiazioni e l’annuncio dei vincitori avranno luogo alla Manifestazione Finale del 27 ottobre p.v.

 

Vincitore del Premio Chiara Inediti 2019

Il concorso si rivolgeva ad aspiranti scrittori dai 25 anni in su, chiamati a produrre una raccolta di almeno 3 racconti inediti (mai pubblicati né apparsi in quotidiani, riviste o sul web), per un totale di circa 160.000 battute.

La Giuria tecnica presieduta da Andrea Fazioli e composta da Elisabetta Bucciarelli, Adelia Brigo, Elisa Polveroni, Federico Roncoroni, esprimendo la sua soddisfazione per la qualità dei lavori pervenuti da tutta Italia e dalla Svizzera Italiana, ha designato vincitrice:

Lorenza Noseda
Lorenza Noseda
Morbio Inferiore-CH
con la raccolta Gente di frontiera

con la seguente motivazione:

    “Per l’eleganza formale e la bella scrittura, oltre alla lingua curata che garantisce una lettura scorrevole. I racconti hanno una loro linearità, grazie alla quale si intuisce un percorso di stile. Particolarmente ben riuscito il racconto conclusivo.”

  • L’autrice: Laureata in Pedagogia e Psicologia sociale della famiglia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per vent’anni ha diretto l’associazione degli Amici dell’Accademia d’architettura di Mendrisio e ha curato la collana delle Lezioni Amici dell’Accademia, nella quale sono state riproposte le lectio magistralis annuali tenute da scienziati, filosofi, politici, registi, sociologi di grande fama.

A lei l’onore della pubblicazione del proprio manoscritto a cura della Pietro Macchione Editore e la presentazione pubbblica alla finale del Premio Chiara 2019.

 

Premio Chiara alla Carriera

Si conferma uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi del nostro calendario, che dal 1997 viene conferito annualmente ad una personalità internazionale della letteratura e della cultura di prima grandezza.

Per il 2019 gli Amici di Piero Chiara hanno decretato di attribuirlo a


Pupi Avati

Pupi Avati

Bologna, 1938. Trova la propria strada nell’arte cinematografica seguendo le orme del fratello maggiore Antonio, sceneggiatore e produttore. Esordisce con “Balsamus, l’uomo di Satana” (1968) e “Thomas e gli indemoniati”, nel quale esordisce una giovane Mariangela Melato. Partecipa poi come sceneggiatore a “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini. Nel 1974 gira “La mazurca del barone, della santa e del fico” con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio e Delia Boccardo. Tre anni più tardi firma il musical “Bordella”, con un giovanissimo Christian De Sica. Nello stesso anno esce anche “La casa dalle finestre che ridono”, che ottiene un grande successo. Sceneggia “Jazz band” (1978) e “Cinema” (1979), due produzioni televisive di carattere autobiografico. Segue “Una gita scolastica” (1983) con Carlo delle Piane, che viene premiato con i Nastri d’argento alla migliore regia e al miglior soggetto originale. Riscuotono successo anche “Regalo di Natale” (1986), il sequel “La rivincita di Natale” (2004) e “Storie di ragazzi e di ragazze” (1989) vincitore nuovamente di due Nastri d’argento per la miglior regia e la miglior sceneggiatura. Riceve il Nastro d’argento per la regia anche per “Festival” (1996), con Massimo Boldi, ispirato ad un episodio della vita artistica di Walter Chiari. Alla regia affianca la scrittura, pubblicando romanzi come “I cavalieri che fecero l’impresa”, da cui trae anche l’omonimo film nel 1999, e una sua autobiografia: “Sotto le stelle di un film” (2008). Nel 2003 esce “Il cuore altrove” con Neri Marcoré e Vanessa Incontrada, che inaugura un periodo molto fortunato: seguono “Ma quando arrivano le ragazze” (2005) con Vittoria Puccini e Claudio Santamaria, “La seconda notte di nozze” con Katia Ricciarelli, Antonio Albanese e Neri Marcoré, “La cena per farli conoscere” (2007) con Diego Abatantuono, Vanessa Incontrada, Ines Sastre, Violante Placido e Francesca Neri, “Il papà di Giovanna” (2008) con Silvio Orlando, “Il figlio più piccolo” (2010) e “Il cuore grande delle ragazze” (2011) con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti. Dal 1995 presiede la Fondazione Fellini, “ringraziamento” a uno dei registi di cui ha maggiormente subito l’influenza e del quale è diventato amico negli ultimi anni della sua vita.

 
Questa la motivazione:

    “A un grande cineasta, che nella sua lunga produzione filmica, ma anche in quella squisitamente narrativa e meno nota, ha saputo giostrarsi con abilità su vari livelli espressivi, senza richiami modaioli e concessioni a gusti transitori, guidato da una misura che è qualità dell’animo.”


Il riconoscimento gli sarà conferito domenica 20 ottobre alle ore 17:00, come sempre presso il Teatro Sociale di Luino (VA), nella manifestazione di gala che sarà presentata da Andrea Vitali, Mauro Gervasini e Claudia Donadoni. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti.

L’evento sarà preceduto da due appuntamenti propedeutici ad ingresso libero, entrambi al Teatro Sociale di Luino:

  • Venerdì 18 ottobre ore 20.45
    Proiezione del film “Una gita scolastica” (1983), presentato da Alessandro Leone.
  • Sabato 19 ottobre ore 20.45
    Proiezione del film “La casa dalle finestre che ridono” (1976), presentato da Mauro Gervasini.

 

Comunicazioni, notizie varie, appuntamenti

Claudio De Albertis

Claudio De Albertis (1950-2016)

Entro il prossimo mese verrà resa nota la lista dei finalisti del IX Premio Riccardo Prina “un racconto fotografico”, la cui Giuria sta al momento valutando i lavori pervenuti alla segreteria. A tal riguardo si comunica che il premio per la menzione della giuria sarà attribuito dal Comitato Premio Claudio De Albertis, per onorare la memoria del costruttore e presidente di Triennale e ANCE, promotore e giurato delle prime edizioni del concorso fotografico. A tal proposito la presidente del comitato Carla De Albertis (che sentitamente ringraziamo per la felice decisione) ha dichiarato: “Mio fratello Claudio da presidente di Triennale è sempre stato vicino al Premio Prina, sia accogliendone la mostra nei prestigiosi spazi dell’istituzione milanese, sia partecipando alla Giuria. Il nostro comitato, nato per proseguire la sua opera con particolare attenzione ai giovani, è felice di accogliere questa eredità e di essere presente con l’attribuzione di questa menzione.”

Resta invece aperto fino al 22 luglio p.v. il bando per il Concorso di videomaking organizzato dagli Amici di Piero Chiara, che propone quest’anno ai partecipanti di trasporre in filmato un racconto del “nostro” scrittore. Il verdetto della giuria tecnica arriverà in tarda estate.

Ecco infine qualche rapida anticipazione in merito alle date degli appuntamenti salienti legati ai nostri premi per l’anno 2018:

  • Venerdì 20 settembre, ore 21.00 – Biblioteca Frera Tradate
    Incontro con Davide Van De Sfroos, segnalato al Premio Chiara 2019, intervistato da Diego Pisati.
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  • Sabato 5 ottobre, ore 18.00 – La Triennale di Milano
    Incontro con Letizia Battaglia. Seguirà l’inaugurazione della mostra delle opere finaliste del Premio Riccardo Prina 2019, visitabile per tutto il weekend.
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  • Domenica 13 ottobre, ore 16.30 – Galleria Ghiggini Varese
    Finale del Premio Riccardo Prina 2019 e inaugurazione mostra delle opere finaliste, visitabile fino al 27 ottobre.
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  • Sabato 26 ottobre, ore 17.00 – Biblioteca Cantonale di Lugano
    Incontro con i finalisti del Premio Chiara 2019.
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  • Domenica 27 ottobre, ore 11.00 – Museo MAGA Gallarate
    Incontro con i finalisti del Premio Chiara 2019. Evento realizzato in collaborazione con il Festival DuemilaLibri
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  • Domenica 27 ottobre, ore 17.00 – Sala Napoleonica, Ville Ponti di Varese
    Manifestazione finale del Premio Chiara 2019 con spoglio in diretta delle schede di voto e proclamazione del vincitore. La manifestazione includerà inoltre la finale del Premio Chiara Giovani, la premiazione del segnalato tra gli Editi e del vincitore del Premio Chiara Inediti. Conduce Claudia Donadoni.

 

Il calendario completo degli eventi del Festival del Racconto 2019 sarà via via reso disponibile sulla pagina dedicata di questo sito.

 

Il servizio di Rete 55


 


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