L’Associazione AMICI DI PIERO CHIARA con il contributo di Regione Lombardia e con il patrocinio e il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino, Regio Insubrica, Provincia di Varese, Comune di Varese, Comune di Luino, Camera di Commercio di Varese, Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus, ha indetto la XXXIII edizione del Premio Chiara.
Erano ammesse a concorrere raccolte di racconti in lingua italiana, edite (con ISBN e regolare distribuzione nei circuiti di vendita) in Italia e nella Svizzera italiana tra il 1° maggio 2020 ed il 30 aprile 2021. Le raccolte dovevano contenere racconti scritti tutti da un solo autore: non potevano partecipare antologie a più mani.
Gli editori e gli autori che intendono partecipare al Premio Chiara 2021 dovevano far pervenire al più presto (ENTRO E NON OLTRE IL 3 MAGGIO 2021) 13 copie del libro alla sede del Premio:
Amici di Piero Chiara,
Viale Belforte 45, 21100 Varese
unitamente alla scheda di partecipazione debitamente compilata, scaricabile al link seguente.
Lo spoglio delle schede inviate dai 150 giurati popolari italiani e ticinesi (che hanno ricevuto e letto le opere), condotto in diretta dal notaio durante la Manifestazione Finale di domenica 17 ottobre alle Ville Ponti Varese, ha visto prevalere Bianca Pitzorno e Sortilegi, edito da Bompiani.
Come stabilito a inizio anno, la vincitrice sarà di diritto presidente della giuria dell’edizione dell’anno successivo del Premio Chiara Giovani.
Tra le raccolte pervenute alla segreteria del Premio, la Giuria letteraria, presieduta da Romano Oldrini Presidente Ass. Amici di Piero Chiara e composta da Vittorio Colombo responsabile de La Provincia di Lecco, Luca Crovi scrittore, Robertino Ghiringhelli già ordinario di Storia delle Dottrine Politiche Università Cattolica Milano, Paolo Grosso giornalista La Prealpina, Luigi Mascheroni caporedattore Cultura Il Giornale, Marta Morazzoni scrittrice, Mauro Novelli docente letteratura italiana contemporanea Università Statale Milano, Ermanno Paccagnini già ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea Università Cattolica Milano, Luca Saltini scrittore, Stefano Vassere direttore Biblioteca Cantonale Lugano e Andrea Vitali scrittore aveva selezionato la seguente terna finalista:
Sinossi | Un uomo rivede tutte le paure della sua vita nella gara di corsa della figlia; Francesco Esente discende il fiume in canoa per onorare lo spirito dell’amico scomparso; un vecchio lottatore sale sul ring un’ultima volta e, con la certezza della sconfitta incisa nei muscoli, riscopre il prodigio del combattimento. I personaggi di questi racconti vanno alla ricerca dell’istante perfetto in cui l’esistenza prende senso e si misurano con voragini di cedimento e di abbandono. Tutti provano a opporsi alla morte, ad aggirarla, evocarla, sbeffeggiarla; e guardano con ammirazione chi è già riuscito nell’impresa, soldati di una storia scolpita nella terra e negli oggetti, uomini con alle spalle una vita dedicata alla propria afición, che sia la corrida, la pesca, la lotta, la letteratura, o una qualsiasi ossessione accarezzata per ingannare il vuoto. |
L’autore | Napoli, 1958. Ha esordito nel 1991 con Camerati. Quattro novelle sul diventare grandi, Leonardo. Del 1996 è Quando scriviamo da giovani, Sottotraccia, ripubblicato da Avagliano nel 2003. Con Marsilio ha pubblicato Quando vi ucciderete, maestro?, 1996, edizione tascabile Universale Economica Feltrinelli 2019, Acqua, sudore, ghiaccio, 1998, L’abusivo, 2001, edizione tascabile 2009, Cronaca della fine, 2003, edizione tascabile Universale Economica Feltrinelli 2019, Signore delle lacrime, 2010, Memorie di un venditore di libri, 2011. Per Mondadori è uscito Gladiatori, 2005, nuova edizione Il Saggiatore 2016, per Gallucci il libro per bambini La principessa, la scimmia e l’elefante, 2009, per NN Il vecchio lottatore, 2020. Vive a Milano e lavora nell’editoria. |
Sinossi | Il giapponese che non si arrendeva mai e il ciclista che voleva la maglia nera. Il calcio in guerra durante i conflitti mondiali e la guerra del football del 1969. L’impiegata aggredita dai fantasmi e la brunetta che presentò Kennedy a un mafioso. Il picchiatore che voleva essere un artista e l’uomo che inventò il mostro di Loch Ness. Il più romantico dei matematici, la più inquietante delle scrittrici, il più diabolico degli psicologi. E poi suggestioni collettive e ribellioni individuali, inventori derubati e geni incompresi, casi curiosi e delitti irrisolti… ognuna delle storie di questo libro illumina una vita straordinaria, una vicenda inattesa, un personaggio ai confini tra verità e leggenda. Le «strane storie» di Carlo Lucarelli sono un tesoro inesauribile di meraviglia e assurdo, conflitto e creatività, amore e rivoluzione; vicende note e meno note salvate per noi da un grande narratore. Per parafrasare Lewis Carroll, possiamo credere ad almeno una cosa incredibile prima di colazione. Per dirla con Lucarelli, la realtà trova sempre il modo di superare la fantasia. E di regalarci il più umano dei piaceri, quello del racconto. |
L’autore | Parma 1960, scrittore, autore, conduttore televisivo e sceneggiatore. Dal 1990 ad oggi ha pubblicato oltre 20 romanzi, diversi saggi e raccolte di racconti, per Einaudi la serie di romanzi con protagonista l’Ispettrice Grazia Negro, la serie con l’Ispettore Coliandro e la serie di romanzi storici ambientati durante il periodo coloniale L’ottava vibrazione, Albergo Italia, Il tempo delle Iene. Nel 2020 è uscito il suo ultimo romanzo con protagonista il commissario De Luca, L’inverno più nero. I personaggi di Coliandro e De Luca hanno dato luogo a fortunate serie tv. Per la RAI è stato autore e conduttore del programma “Blu Notte”. Nel 2014 esordisce sul canale Sky Arte HD con Muse “Inquietanti”, nel 2019 e 2020 scrive e conduce “Inseparabili – vite all’ombra del genio”. Nel 2021 va in onda su Sky Arte “In compagnia del lupo – il cuore nero delle fiabe” in cui indaga il lato oscuro delle fiabe. |
Sinossi | Mentre infuria la peste del Seicento, una bambina cresce in totale solitudine nel cuore di un bosco e a sedici anni è così bella e selvatica da sembrare una strega e far divampare il fuoco della superstizione. Un uomo si innamora delle orme lasciate sulla sabbia da piedi leggeri e una donna delusa scaglia una terribile maledizione. Il profumo di biscotti impalpabili come il vento fa imbizzarrire i cavalli argentini nelle notti di luna. Bianca Pitzorno attinge alla realtà storica per scrivere tre racconti che sono percorsi dal filo di un sortilegio. Ci porta lontano nel tempo e nello spazio, ci restituisce il sapore di parole e pratiche remote – l’italiano secentesco, le procedure di affidamento di un orfano nella Sardegna aragonese, una ricetta segreta – e come nelle fiabe antiche osa dirci la verità: l’incantesimo più potente e meraviglioso, nel bene e nel male, è quello prodotto dalla mente umana. |
L’autrice | Sassari, 1942, vive e lavora a Milano. Dal 1970 ad oggi ha pubblicato, tra saggi e romanzi per bambini e adulti, più di cinquanta titoli, che in Italia hanno superato i 2 milioni di copie vendute e sono stati tradotti in moltissimi Paesi. Ha tradotto Tolkien, Sylvia Plath, David Grossmann, Enrique Perez Diaz, Tove Jansson, Soledad Cruz Guerra e Mariela Castro Espin. Tra i suoi titoli più noti, Extraterrestre alla pari, 1979; Vita di Eleonora d’Arborea, 1984, 2010; Ascolta il mio cuore, 1991; Le bambine dell’Avana non hanno paura di niente, 2006; Giuni Russo, da Un’estate al mare al Carmelo, 2009; La vita sessuale dei nostri antenati, 2015; Il sogno della macchina da cucire, 2018, Sortilegi, 2021. |
La parola è quindi passata alla Giuria dei Lettori, composta da 150 soggetti, italiani e della Svizzera italiana, designati dagli Enti pubblici e privati che sostengono l’iniziativa, tra i Gruppi di Lettura e i lettori delle Biblioteche della Lombardia e del Canton Ticino, tra i giornalisti del territorio insubre e tra i soci degli Amici di Piero Chiara. Ciascun giurato ha ricevuto gratuitamente i volumi finalisti unitamente alle schede di voto: le preferenze di tale giuria hanno determinato il vincitore del Premio Chiara 2021.
Anche quest’anno il vincitore del Premio Chiara sarà di diritto presidente della giuria dell’edizione dell’anno successivo del Premio Chiara Giovani.
Per la Sezione Segnalati, che individua annualmente un libro di racconti concorrente al Premio Chiara non giunto in finale, di un autore felice interprete del territorio insubre, la Giuria tecnica ha deciso di indicare il seguente volume:
con la seguente motivazione:
“Gli 85 racconti tratteggiano, attraverso le vicende dell’ex commissario Giorgio Robbiani e della sua badante tunisina Zaynab Ammar, il nuovo mondo della Svizzera multietnica con una fantasia realistica e in punta di penna, che ci portano a cogliere le non certezze dell’oggi e i vari colori dell’animo umano.”
Sinossi | Nella Svizzera di oggi, multietnica e ormai raggiunta dai venti della crisi, si muove una strana coppia di investigatori. Sono l’ex commissario Giorgio Robbiani, della Polizia cantonale ticinese, e la sua badante, la tunisina Zaynab Ammar. Robbiani, in pensione e ancora addolorato per la scomparsa della moglie, spesso viene contattato per piccoli problemi, furti, sparizioni, litigi, visto il suo fiuto da poliziotto affinato dall’esperienza. Zaynab, giovane donna segnata dalla fatica e dalla solitudine dopo la morte del marito nel Centro per richiedenti asilo di Chiasso, con la sua vivace intelligenza si rivela un’ottima assistente per le micro-indagini del commissario. Mentre imparano a fidarsi l’uno dell’altra, il commissario e la badante risolvono i casi piccoli e grandi che si susseguono in questi ottantacinque racconti. |
L’autore | 1978, vive a Bellinzona, nella Svizzera italiana. Guanda ha pubblicato L’uomo senza casa (2008, Premio Stresa di Narrativa, Premio Selezione Comisso), Come rapinare una banca svizzera (2009), La sparizione (2010, Premio Fenice Europa), Uno splendido inganno (2013), Il giudice e la rondine (2014), L’arte del fallimento (2016, Premio Fenice Europa) e Gli svizzeri muoiono felici (2018). I suoi libri sono tradotti in varie lingue. Gestisce un blog personale. |