Premio Chiara 2024

Premio letterario per raccolte di racconti edite.

Faccia Piero Chiara standard

L’Associazione AMICI DI PIERO CHIARA con il contributo di Regione Lombardia e con il patrocinio e il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino, Regio Insubrica, Provincia di Varese, Comune di Varese, Comune di Luino, Camera di Commercio di Varese, Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus, ha indetto la XXXVI edizione del Premio Chiara.

Erano ammesse a concorrere raccolte di racconti in lingua italiana, edite con ISBN e regolare distribuzione nei circuiti di vendita in Italia e nella Svizzera italiana tra il 1° maggio 2023 ed il 26 aprile 2024. Le raccolte dovevano contenere racconti scritti tutti da un solo autore: non potevano partecipare antologie a più mani.

Gli editori e gli autori che intendevano partecipare al Premio Chiara 2024 dovevano far pervenire al più presto (entro e non oltre il 3 maggio 2024) 13 copie del libro alla sede del Premio:

    Amici di Piero Chiara,
    Viale Belforte 45, I-21100 Varese

unitamente alla scheda di partecipazione debitamente compilata, scaricabile al link seguente.
 

Scarica il bando di concorso (PDF)

 
 

Terna finalista

Tra le 45 raccolte pervenute alla segreteria del Premio, la Giuria letteraria, presieduta da Romano Oldrini Presidente Ass. Amici di Piero Chiara e composta da Vittorio Colombo responsabile de La Provincia di Lecco, Luca Crovi scrittore, Robertino Ghiringhelli già ordinario di Storia delle Dottrine Politiche Università Cattolica Milano, Andrea Kerbaker giornalista, scrittore e critico letterario, Marta Morazzoni scrittrice, Mauro Novelli docente letteratura italiana contemporanea Università Statale Milano, Ermanno Paccagnini già ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea Università Cattolica Milano, Luca Saltini scrittore, Stefano Vassere direttore Biblioteca Cantonale Lugano, Mario Visco caposervizio cultura la Prealpina e Andrea Vitali scrittore e presidente Amici di ha selezionato la seguente terna finalista:

 

Copertina   Ritratto
Helena Janeczek, Il tempo degli imprevisti, Guanda
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Sinossi Ripercorrendo gli inizi del secolo scorso alla ricerca di storie marginali, solo in parte note, conosciamo le sorelle Zanetta, maestre arrivate nella Milano dei fermenti per l’Expo del 1906, che aderiscono ai sogni socialisti per poi vedersi, la più giovane, arrestata per disfattismo negli anni subito successivi a Caporetto. Nella Merano del 1920, dove si respira una salubre aria di cura per i cagionevoli di salute, troviamo il dottor K., che crede di essere al centro di un intrigo spionistico nato dalla corrispondenza con la sua traduttrice, Milena Jesenská. In quest’Italia di inizio secolo, dove le voci straniere si intrecciano con l’orgoglio nazionale, incontriamo poi la figlia di Ezra Pound, che vaga per Venezia spiata da un ragazzino che con lei ha condiviso l’infanzia in Tirolo. E il giovane Albert O. Hirschmann, che ha raggiunto sorella e cognato a Trieste, una città animata dallo spirito edonista e mercantile della sua borghesia fieramente italiana, che di lì a poco avrebbe visto abbattersi sul proprio mondo le leggi razziali. Un imprevisto… ma gli imprevisti, per Hirschmann, sono anche tempi di possibilità da pensare e percorrere. Serve anche a questo la letteratura, ci dicono queste pagi­ne, a rivivere dall’interno di ogni personag­gio quel passato che non si è ancora chiuso, per provare a raccoglierne l’eredità irrisolta.
L’autrice nata a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Poetessa e scrittrice, ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (Suhrkamp, 1989), mentre ha scritto in italiano il suo primo romanzo, Lezioni di tenebra (Guanda 2011, Premio Bagutta Opera Prima), che racconta del viaggio compiuto ad Auschwitz insieme alla madre, che lì era stata prigioniera con il marito. È inoltre autrice dei romanzi Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa. Nel 2017 esce per Guanda La ragazza con la Leica, romanzo incentrato sulla fotografa Gerda Taro e vincitore del Premio Strega 2018. Nel 2024 sempre per Guanda pubblica Il tempo degli imprevisti. È redattrice di «Nuovi Argomenti» e di «Nazione Indiana».

 

Copertina   Ritratto
Santo Piazzese, Sei casi per Lorenzo La Marca, Sellerio
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Sinossi Una marca di whisky che porta un messaggio dal passato. Lo sporco segreto di una coppia d’innocenti turisti, per giunta scienziati come La Marca. Una biscia rivelatrice in un torrido luglio. Una varietà di olive che indica il vero assassino. Un contrabbandiere di buon cuore che si ricorda di lui. La cuoca mafiosa beffata. Sono misteri che hanno qualcosa di caratteristico: l’umorismo intelligente della invenzione narrativa, unito alla capacità di evocare atmosfere vere, ma vere come lo sono i sogni. Affiancano, oltre a una folla di azzeccati caratteristi, l’anatomopatologa francosicula Michelle Laurent e il commissario Vittorio Spotorno, che sono le creature vive del mondo lamarchiano. Un mondo diventato per la verità più malinconico per il tempo passato e le delusioni.
L’autore Biologo, è nato a Palermo, dove vive e lavora alla civica università. Con Sellerio ha pubblicato I delitti di via Medina-Sidonia (1996), La doppia vita di M. Laurent (1998) e Il soffio della valanga (2002), tutti raccolti anche nel volume della collana «Galleria» Trilogia di Palermo (2009), Blues di mezz’autunno (2013) e i racconti Sei casi per Lorenzo La Marca (2023). Ha vinto il Premio Lama e Trama 2011 alla Carriera, nel 1997 il Festival del Primo Romanzo, a cura del Salone del Libro di Torino e del Festival du Premier Roman di Chambéry. Riconosciuto tra i protagonisti del cosiddetto “noir mediterraneo” ha riscosso molti riconoscimenti dalla critica. I suoi romanzi, ripubblicati in numerosi edizioni, sono stati tradotti in vari paesi. Nel 2000 ha esordito come autore radiofonico, con un radiodocumentario in 5 puntate trasmesso da Radio Rai, dedicato ad alcuni siti della Sicilia antica.

 

Copertina   Ritratto
Veronica Raimo, La vita è breve, eccetera, Einaudi
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Sinossi Una scrittrice in crisi cede alle richieste via via piú insidiose dell’anziana vicina, con inaspettate ricadute sul suo romanzo. Una promessa della danza scopre con il suo maestro le possibilità del proprio corpo, e del proprio piacere. Mentre un aereo si schianta contro un grattacielo, una ragazza di «bella presenza» ma dai denti strani progetta la fuga dalla villa degli zii, ben difesa da una schiera di nani da giardino, e da un arsenale di armi nell’armadio. E poi, una donna si sveglia dopo la prima notte nella sua nuova casa e trova sullo zerbino un ortaggio minaccioso. E ancora, due studentesse universitarie finiscono per non capirsi piú quando una si taglia i capelli. Eccetera. In questi racconti dissacranti, a volte piú malinconici a volte piú divertenti, c’è un filo fortissimo a unire le storie: uno sguardo libero sulle donne e le loro relazioni. Donne troppo pigre per essere ribelli, razionali eppure scaramantiche, capaci di inventare mondi immaginari solo per mandarli in frantumi. Fanno sesso, disinibito o goffo, hanno le idee chiare oppure mentono, molto spesso. Hanno tanti progetti ma gli impegni sono gabbie. Sanno cosa significa bramare qualcosa ma non cosa significa averla a cuore.
L’autrice Ha pubblicato i romanzi Il dolore secondo Matteo per minimum fax (2007), Tutte le feste di domani per Rizzoli (2013), Miden per Mondadori (2018) tradotto in USA, UK e Francia. Nel 2022 esce per Einaudi, Niente di vero, romanzo grazie al quale si aggiudica il Premio Strega Giovani e il Premio letterario Viareggio-Rèpaci. Nel 2019 ha pubblicato per Feltrinelli la raccolta di poesie Le bambinacce, scritta con Marco Rossari. Nel 2012 ha scritto la sceneggiatura del film Bella addormentata di Marco Bellocchio. Traduce dall’inglese per diverse case editrici autori quali F. Scott Fitzgerald, Ray Bradbury, Octavia E. Butler. Ha scritto su varie testate, tra cui “Il Manifesto”, “D-La Repubblica”, “Amica”, “Robinson”, “Rivista Studio”, “Linus”, “Rolling Stone”, “TTL” e “Il tascabile”. Nel 2023 esce per Einaudi La vita è breve, eccetera.

 

La parola passa ora alla Giuria dei Lettori, composta da 150 soggetti, italiani e della Svizzera italiana, designati dagli Enti pubblici e privati che sostengono l’iniziativa, tra i Gruppi di Lettura e i lettori delle Biblioteche della Lombardia e del Canton Ticino, tra i giornalisti del territorio insubre e tra i soci degli Amici di Piero Chiara. Ciascun giurato riceverà gratuitamente i volumi finalisti unitamente alle istruzioni di voto: le preferenze di tale giuria determineranno il vincitore del Premio Chiara 2024.

Anche quest’anno il vincitore del Premio Chiara sarà di diritto presidente della Giuria Tecnica dell’edizione dell’anno successivo del Premio Chiara Giovani.

 

La finale avrà luogo domenica 20 ottobre 2024 alle ore 17:00 presso le Ville Ponti di Varese.

 


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