Albo d’oro del Premio Riccardo Prina

Cliccando l’anno si accede alla pagina del nostro sito dedicata a quell’edizione. Per le edizioni dal 2012 in avanti è disponibile anche il catalogo dei finalisti in formato PDF.
 

  •  2021 – dieci anni 
    concorso non bandito – l’anniversario viene celebrato con una mostra retrospettiva al Castello di Masnago

 

  •  2020 
    vincitore Matilde Corno (1995), da Monza, con l’opera Irene
    “La costruzione del ritratto compiuta dall’autrice scandisce il suo ricordo tramite un percorso visivo non convenzionale. La consapevole scelta delle inquadrature svela porzioni di un corpo dalle quali deliberatamente è escluso il volto. La cifra stilistica personale esprime maturità fotografica.”

    menzione “Claudio De Albertis” Simone Magli (1984), da Pistoia, con l’opera Sospiri.

    menzione degli Amici di Riccardo Prina Emanuela Dainotti (1987), da Anversa-Belgio, con l’opera Santa Marìa.
     

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    •  2019 
      vincitore Maria Cristina de Paola (1995), da Uggiano La Chiesa – LE, con l’opera Finis Terrae
      “Per aver saputo coniugare la memoria intima e quella dei luoghi attraverso una composizione capace di restituire il senso materico di una appartenenza personale e di una visione universale,”

      menzione “Claudio De Albertis” Alessandra Carosi (1984), da San Benedetto del Tronto – AP, con l’opera Adriana e la polvere.

      menzione degli Amici di Riccardo Prina Ilaria Lagioia (1992), da Triggiano – BA, con l’opera Era Lucania.
       

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      •  2018 
        vincitore Karina Bikbulatova (1995), da Firenze, con l’opera Due parallele
        “La giovane artista, quasi ribaltando l’evidenza geometrica colta dalla macchina fotografica, racconta come nella geografia del luogo, o forse nella sue metafisica, due parallele possano incontrarsi, incrociarsi, fondersi. Capita se non sono “rette” ma corpi. Alle due sorelle protagoniste del trittico di scatti, e al loro gioco, il Premio Riccardo Prina 2018.”

        menzione della giuria Maria Cristina de Paola (1995), da Uggiano La Chiesa – LE, con l’opera Human landscapes

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Luana Rigolli (1983), da Piacenza, con l’opera Linosa

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      •  2017 
        vincitore Mattia Martegani (1988), da Malnate – VA, con l’opera Passioni di una vita
        “La nuda strada è il luogo della scena eletto a metafora della linea fisico-temporale in cui si rivelano i soggetti dell’indagine del lavoro di Martegani. Il racconto è organizzato nella efficace sequenza di frame che, con un climax descrittivo, si affollano di oggetti. Le passioni di una vita sfilano scandite da una successione temporale ordinata che dona ritmo alla metrica della narrazione. La composizione essenziale e rigorosa fa da contrappunto ad una riflessione intima, articolata da una progettualità precisa e compiuta.”

        menzione della giuria Irene Fassini (1987), da Milano, con l’opera Ogni uomo è un’isola, e Fabiana Sala (1988), da Grantola – VA, con l’opera About love

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Cristina Dei Poli (1984), da Varese, con l’opera Argento
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      •  2016 
        vincitore Matteo Spertini (1988), da Laveno Mombello – VA, con l’opera Questo il presidente non lo sa
        “Per aver saputo raccontare l’attualità del mondo degli orfani nelle aree estreme della Russia, rivelando con linguaggio nitido e diretto una realtà sconosciuta.”

        menzione della giuria Silvia Gazzola (1995), da Caerano di San Marco – TV, con l’opera Briefly, e Anna Tosatto (1989), da Como, con l’opera Meghan

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Luca Meneghel (1989), da Bolzano, con l’opera Perfetta
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      •  2015 
        vincitore Gianpaolo Arena (1975), da Treviso, con l’opera Collapsing star
        “Per aver saputo rievocare fotograficamente la storia di una tragedia annunciata, quella del Vajont. Le immagini riportano morfologia del territorio, infrastrutture, architetture, contesto ambientale e sociale.”

        menzione della giuria Massimiliano Gatti (1981), da Pavia, con l’opera Hanno memoria le querce

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Beatrice Gussoni (1994), da Busto Arsizio, con l’opera Enlèvement
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      •  2014 
        vincitori Milo Montelli (1982), da Jesi (AN), e Alessandro Calabrese (1983), da Trento, con l’opera Drop in the ocean
        “L’opera, le fotografie presentate da Milo Montelli e Alessandro Calabrese risalgono agli anni Settanta e Ottanta, sono una piccola parte delle immagini realizzate da Sergio Romagnoli nel corso della sua breve vita, raccolte ora in un libro A Drop in the ocean. La giuria ha deciso di premiare quest’opera per l’interazione del corpus di immagini grezzo, libero da qualsivoglia intento artistico e la purezza tangibile della narrazione.”

        menzione della giuria Ilaria Bombelli (1981), da Castiglione Olona (VA), con l’opera Deconstructing Mom. Ritratto in dieci pose, 2014
        “Ha trattato un tema drammatico senza effetti e trovando una soluzione linguistica, fotografica e verbale, interessante, che rispecchia la profondità della tematica”.

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Luca Ferrario (1987), da Gorla Minore (VA), con l’opera Lo scorrere del tempo
        “Gli scatti del racconto fotografico sono semplici e universali, ritraggono momenti di vita legati ad oggetti comuni in cui ciascuno può riconoscersi, raccontano che la vita è piena di alti e bassi, di contrasti, di bianchi e neri… non è facile come bere un bicchiere d’acqua! “
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      •  2013 
        vincitore Jacopo Gospel Quaggia (1982), da Milano, con l’opera Autobahn
        “Per il senso dinamico che lo scatto riesce a rendere e per avere interpretato con originalità il movimentato e tormentato omonimo racconto di Pier Vittorio Tondelli, al quale si è ispirato”.

        menzione della giuria Filippo Luini (1982), da Castiglione Olona (VA), con l’opera Autoritratto
        “La giuria ha apprezzato non solo il rimando alla disanima esistenziale del romanzo di Georges Perec, “Un uomo che dorme”, ma soprattutto la capacità dell’autore di raccontare se stesso in modo “iconico” e ironico.”

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Giuseppe Cottini (1979), da Varese, con l’opera Perdersi, ritrovarsi e riperdersi
        “Anche se la fotografia è in dimensioni più piccole rispetto a quelle richieste nel bando di concorso, in questo vecchio che guarda e passa, si vede l’anticonformismo un po’ ostentato, la sicurezza, il piglio un po’ beffardo nei confronti della vita e traspare anche la libertà di pensiero che ci riporta a Ricky”.
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      •  2012 
        vincitore Alfonso Chianese (1974), da Caserta, con l’opera Running wild
        “Per l’interpretazione personale del racconto di Ballard, l’autore ha saputo risolvere visivamente il testo tanto d’aver creato una narrazione autonoma. Le immagini in sequenza mostrano una buona consapevolezza fotografica, compositiva e metalinguistica”.

        menzione della giuria Daniel Augschoell (1985), da Vipiteno (BZ), con l’opera Ruller
        “Per aver sviluppato le potenziali ossessioni che dall’infanzia ciascuno di noi dovrebbe conservare in età adulta. L’immagine svela una buona capacità compositiva ed è per questo che la giuria ha deciso di assegnare una menzione.”

        menzione degli Amici di Riccardo Prina Valentina Sommariva (1986), da Milano, con l’opera Paraluminosa
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      •  2011 
        vincitore Laura Locatelli (1987), da Bergamo, con l’opera Tracce di passaggi
        “per la capacità di cogliere, attraverso un vero e proprio racconto fotografico, il fugace spirito dell’arte strappato all’oblio e restituito alla vivacità dello sguardo”.

        menzione per Simone Santilli (1987), da Portogruaro (VE), con l’opera 431 characters
        “Per essere riuscito a risolvere un’immagine tra complessità teorica e immediatezza visiva”.

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