Evento
Incontro con Marco Risi
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“Forte respiro rapido, la mia vita con Dino Risi”, Mondadori
Marco Risi presenta la sua “Storia di vita” accanto al padre Dino.
Un racconto da padre a figlio. Marco Risi supera l’immagine del papà regista di successo, “firma” di diversi film tratti da opere di Piero Chiara, per consegnarci il ritratto vivissimo di un uomo severo e infedele, disincantato ed elegante.
E’ un redde rationem. Il figlio torna sui suoi passi, lungo il percorso in cui è diventato figlio, lungo le svolte che l’hanno liberato dal padre, e infine al sentiero solitario in cui è tornato al padre. Non siamo di fronte a un padre qualunque, e neanche a un figlio qualunque. Dino Risi è il regista che ha arricchito di storie, di emozioni, di immagini la cosiddetta “Commedia all’italiana”. Marco Risi è il giovane che ha sfidato il padre sul suo stesso terreno e si è aperto una strada sua. Si può essere figlio e sentire il padre anche come un maestro? Va da sé che il racconto finisce per accendere le luci in sala. Torna il cinema. Torna il grande cinema. Le relazioni, le battute fulminanti, becere e folgoranti, le amicizie, le conversazioni, Mastroianni, Fellini, e le donne, tante donne, leggendarie, un eros ossessivo che si snoda per tutta la ricognizione narrativa come una luce, come una magia, anche minacciosa.
Conduce Mauro Gervasini.
Protagonisti
Marco Risi, Roma, 1951. Esordisce nel cinema nel 1982 con Vado a vivere da solo, seguito da altre due commedie, sempre con Jerry Calà. Con Soldati-365 all’alba (1987) vira verso un cinema d’impegno civile, che continua con Mery per sempre (1989), Ragazzi fuori (1990), Il muro di gomma (1991) e Il branco (1994). Del 1998 è il grottesco L’ultimo capodanno, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Negli anni Duemila realizza, fra gli altri, Tre mogli, Maradona – La mano de Dios e Fortapàsc, sulle drammatiche vicende che hanno visto protagonista il giovane giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra.
Mauro Gervasini, Varese 1970. Giornalista e critico cinematografico, firma storica di “Film Tv”, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all’Università degli studi dell’Insubria. Autore di Cuore e acciaio – Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar Cinema poliziesco francese (2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.