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Veronica Raimo vince il Premio Chiara 2024

Veronica Raimo vince il Premio Chiara 2024

Staff

20 Ottobre 2024

Con “La vita è breve, eccetera”, Einaudi si impone dopo uno spoglio serratissimo. Con lei in finale Santo Piazzese ed Helena Janeczek.
Due fratelli di Luino primeggiano al Chiara Giovani.
Il racconto dalla Sala Napoleonica delle Ville Ponti in Varese.

La XXXVI edizione del Premio Chiara, maggior concorso letterario nazionale e transfrontaliero riservato alla misura narrativa breve (sole raccolte di racconti edite nell’anno in Italia e in Svizzera italiana) e intitolato allo scrittore Piero Chiara (1913-1986), ha incoronato vincitrice Veronica Raimo, con la sua raccolta di racconti La vita è breve, eccetera edita da Einaudi. 

Gli altri finalisti erano, Helena Janeczek, Il tempo degli imprevisti, Guanda e Santo Piazzese, Sei casi per Lorenzo La Marca, Sellerio.

Questo il verdetto della Giuria popolare dei 150 lettori, le cui schede di voto sono state scrutinate dal notaio Nicoletta Borghi in diretta durante la Manifestazione Finale, svoltasi stasera, domenica 20 ottobre, nella suggestiva cornice della Sala Napoleonica delle Ville Ponti in Varese, condotta dall’attrice Claudia Donadoni con la partecipazione dello scrittore Andrea Vitali (presidente degli Amici di Piero Chiara) e del giornalista e critico Luca Crovi, che hanno intervistato i finalisti. A coordinare il tutto la direttrice Bambi Lazzati, da sempre “anima” del Premio.

Raimo ci propone racconti dissacranti e a tratti malinconici, con protagoniste donne complesse e contraddittorie, che affrontano le sfide delle loro relazioni e desideri, in bilico tra libertà, scaramanzia e ribellione, in un intreccio di storie surreali e quotidiane. “Sono una lettrice di racconti, con una formazione che spazia dai classici al postmoderno. Tuttavia, ho una predilezione per i racconti imperfetti, quelli in cui entri tardi nella storia ed esci troppo presto, lasciando una sottile frustrazione. La mia scrittura è frammentaria, mi appassiona l’instant fiction, quei romanzi che, come un arazzo, si compongono di piccoli racconti autonomi. Preferisco scrivere con indicazioni piuttosto che in modo completamente libero. La verità è che sono piuttosto pigra, quindi ho bisogno di un tema, di un confine entro cui muovermi, un incentivo che mi spinga a scrivere. Per quanto riguarda Piero Chiara, ho “Vedrò Singapore?” in borsa e prometto di leggerlo con più attenzione.”

A impreziosire l’evento un’inedita presenza in platea: quella della nipote di Piero Chiara, Daniela Chiara, figlia dell’unico figlio dello scrittore, Marco Chiara, che è giunta per l’occasione dagli Stati Uniti (dove vive) insieme al marito, l’artista Chris Mason. Oltre a lei, nutrita la presenza in sala di autorità, con in prima fila il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Varese Davide Galimberti, il presidente di Camera di Commercio Varese Mauro Vitiello, la consigliera di Stato della Repubblica e Cantone Ticino Marina Carobbio Guscetti, il presidente di Fondazione Comunitaria del Varesotto Maurizio Ampollini, il presidente della provincia di Varese Marco Magrini e altri ancora; ciascuno di essi ha portato il proprio saluto ed espresso corale approvazione per il prestigio del Premio Chiara, che da quasi 40 anni “mette Varese sulla mappa” della cultura e favorisce gli scambi internazionali tra Italia e Canton Ticino. Le autorità e gli sponsor hanno anche partecipato ai vari momenti di premiazione.

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Una circostanza del tutto inedita riguarda il concorso del Premio Chiara rivolto a giovani tra i 15 e i 20 anni, chiamati a scrivere un racconto inedito sulla traccia “Stupore”. Tra i 31 finalisti, che a giugno erano stati pubblicati in un volume a cura degli Amici di Piero Chiara, il voto della Giuria popolare dei 150 lettori ha portato a un verdetto senza precedenti, ponendo ai primi due posti due fratelli di Luino, città natale di Piero Chiara, Mario e Claudio Facchetti. Al terzo posto spicca poi un cognome familiare, Rosa Fazioli, figlia di Andrea Fazioli, vittorioso al “Chiara Giovani” nel 1998 e oggi scrittore affermato.

Ecco la classifica completa dei premiati:

  1. 1- L’orto segreto – Mario Giulio Facchetti, Luino (VA) 2007, studente al Liceo Sereni di Luino
  2. 2- Stupor mundi – Claudio Giulio Facchetti, Luino (VA) 2009, studente al Liceo Cairoli di Varese
  3. 3- Il paradiso di Gemma – Rosa Fazioli, Bellinzona-CH 2009,  studentessa al Liceo Diocesano di Breganzona-CH
  4. 4- Cammino al patibolo – Laura Pontecorvi, Latina 2007, studentessa al Liceo Grassi di Latina (la quale si aggiudica anche il Premio “un racconto per un viaggio”, assegnato dal voto di ex concorrenti al Premio nelle passate edizioni e sostenuto da Agenzia Viaggi GiulianiLaudi Varese)
  5. 5- Sinfonia di un’altalena – Nora Bucciarelli, Cureglia-CH 2006, studentessa al Liceo Lugano 1-CH
  6. 6- Il teatrino delle marionette – Valeria Cusinato, Piovene Rocchette (VI) 2005, studentessa universitaria

Premio Regio Insubrica (per soli concorrenti dal territorio insubre, assegnato dalla Comunità di Lavoro Regio Insubrica): Luci oltre la finestra – Benedetto Viganò, Massagno-CH 2006, studente al Liceo Diocesano di Breganzona-CH

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Infine, durante la manifestazione, sono stati premiati anche i vincitori del Premio Chiara Inediti, che mette in palio la pubblicazione di una raccolta di racconti, grazie alla cooperazione di Pietro Macchione Editore. Quest’anno, come noto, i premiati sono due a pari merito. Ecco dunque salire sul palco Alberto Bortoluzzi (Varese, 1961), autore di “Long Drink, sessantacinque sorsi di vita vissuta”, e Francesco Scaramozzino (Melzo-MI, 1962), che ha portato alle stampe “Il significato della luna” (nella foto il momento della presentazione). Visibile l’emozione per entrambi, con Bortoluzzi, noto in città come fotografo e giornalista, che ha rievocato la genesi della sua raccolta, scritta “mentre mia madre si spegneva”, componendo una brevissima storia al giorno per un paio di mesi, e precisamente fra le 5.30 e le 7 del mattino, in una “fruttuosa insonnia”. Francesco Scaramozzino, già autore di sillogi poetiche e libri di narrativa, ha invece spiegato di averci messo cinque anni per scrivere e selezionare i circa trenta racconti che compongono la sua opera. Due libri quindi molto diversi per genesi e stile, ma entrambi capaci di completarsi a vicenda: la Giuria ha voluto premiarli ex-aequo, riconoscendo agli autori un’analoga qualità nell’offrire due stili narrativi e punti di vista distinti sulla realtà.

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Il Premio Chiara tiene a ringraziare sponsor e patrocinatori che, con il loro apporto, ne rendono possibile la realizzazione. Si citano tra gli altri Regione Lombardia, Repubblica e Cantone Ticino, Regio Insubrica, Fondazione AEM, Fondazione Cariplo, Provincia di Varese, Comune di Varese, Comune di Luino, Camera di Commercio Varese, Comune di Lugano Comunità Montana Valli del Verbano, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Fondazione Maletti Mendrisio, Città di Lugano, Comuni di Azzate (con Proloco), Gallarate, Busto Arsizio, Casciago e amici quali il Museo MA*GA Gallarate, Duemilalibri, FAI, la Biblioteca Cantonale Lugano, il Castello di Masnago, Allianz Cassano Spinola di Massone Emanuele, Reale Mutua Varese, GiulianiLaudi, Pietro Macchione Editore, Fondazione Minoprio, Prefettura e Questura di Varese, Università dell’Insubria, Ministero dell’Istruzione e del Merito-Ufficio Scolastico Territoriale di Varese.

La XXXVI edizione del Premio Chiara è così giunta al termine, ma non sono ancora finiti gli appuntamenti del Festival del Racconto 2024, che proseguiranno fino al mese di novembre: tra i prossimi ospiti si segnalano Dori Ghezzi, il regista Silvio Soldini, i musicisti Paolo Paliaga e Luca Pedroni e tanti altri ancora. QUI IL CALENDARIO COMPLETO.

 

Foto dell’evento

 

Rassegna stampa


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