La vita di Piero Chiara

Costanti e importanti sono anche i lavori che Chiara produce nel campo della critica d’arte, con saggi su Giovanni Carnovali, Giuseppe Viviani, Mario Tozzi e Franco Gentilini e numerosi, tra gli anni Sessanta e Ottanta, sono i suoi “libri d’arte”: eleganti volumi in cui un suo racconto accompagna l’opera grafica di un artista contemporaneo.

Sempre nell’ambito di un’attività critica aperta su molteplici fronti, fondamentale, per la precisione e l’efficacia della ricostruzione, la sua Vita di Gabriele d’Annunzio (1978), che, venduta in oltre 300.000 copie, segna l’avvio di una nuova stagione di studi sul poeta.
Piero Chiara nel suo studio varesino in via Metastasio
Quanto alla vita privata, a partire dalla metà degli anni Sessanta, Chiara vive a Varese, dove lavora, insieme alla segretaria Gigliola Spozio, dapprima in uno studio presso la sede del Partito liberale italiano, di cui è stato a lungo segretario provinciale, in via Bernasconi 1, poi nella mansarda del suo appartamento, in via Metastasio 19. Frequenti viaggi lo portano in giro per vari paesi d’Europa, dove tiene lezioni e conferenze. Nel 1967 e nel 1969 passa alcuni mesi negli U.S.A., fermandosi soprattutto a New York, dove abita il figlio Marco. Necessarie, a suo dire, per il suo stesso “equilibrio sentimentale e fantastico” sono invece le “gite” che compie ogni volta che può – “sempre” il giorno anniversario della sua nascita – a Luino, dove ritrova le sue radici di uomo e narratore.

La sua attività letteraria è tanto ricca quanto varia: oltre alle collaborazioni a quotidiani, riviste – soprattutto Epoca – e periodici letterari, Chiara è spesso chiamato a scrivere le introduzioni ai cataloghi di pittori, incisori e scultori o la presentazione delle loro mostre: i testi composti in queste occasioni sono raccolti nel volume I miei amici artisti (1994).

Intensa, come già negli anni Quaranta e Cinquanta, è la sua frequentazione di editori, scrittori, artisti e critici italiani e stranieri: l’epistolario, conservato nella Biblioteca Civica di Varese a disposizione degli studiosi, è una conferma diretta della vasta trama di relazioni da lui intessute con gli intellettuali suoi contemporanei.

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